LAVINIO
DUENOS
Colui
che mi invia scongiura gli dei che le fanciulle non ti concedano favori
se
non vuoi essere soddisfatto per opera di Tutera.
Un
buono mi ha fatto fare a fin di bene e per un buono non sia un male
porgermi.
LAPIS
NIGER
Chi
romperà o profanerà questa pietra sarà
vittima di Giove.
Per
chi farà lordume, la multa sarà di trecento
assi...
L'esazione
della multa competerà al re.
Quando
il re li guiderà al rito,
gli
auguri condotti ordinino al suo banditore di bandire questi ordini:
se
qualcuno giunge con giumenti, prenda i giumenti dal giogo,
finché
re ed auguri proseguano, secondo il rito, il loro cammino.
Se
dal ventre di un giumento cadrà lordume e non
sarà disciolto sarà colpa,
se
sciolto, sarà di retto auspicio sicuramente.
CARMEN
SALIARE
Lui,
padre degli dei, cantate;
inginocchiatevi
davanti al dio degli dei
Quando
tuoni, o signore della luce,
davanti
a te tremano
quanti
dei nel cielo t'udirono tonare.
CARMEN
ARVALE
Oh,
a noi! Lari, aiutateci! (tre volte)
No,
pestilenza e rovina, o Marmar,
non
permettere che trascorrano tra il popolo! (tre volte)
Sii
sazio, o feroce Mars;
balza
sulla soglia; fermati là là! (tre volte)
I
Semòni, sei alla volta, li chiamerà tutti a
parlamento (tre volte)
Oh,
a noi! Marmor, aiutaci! (tre volte)
Trionfo!
(tre volte)
CIPPO
Questo
bosco sacro nessuno violi
e
nulla sottragga o porti via
di
appartenenza al bosco e
non
faccia legna tranne
nel
giorno del rito annuale;
però
in quel giorno
—
quanto si fa per rito annuale —
sia
lecito far legna senza infrazioni.
Se
qualcuno commetterà violazione
offra
espiazione a Giove con un bue e
se
qualcuno sciente la commetterà
e
con mala intenzione
offra
espiazione a Giove
con
un bue e ci sia multa di trecento assi.
Di
quell'espiazione e di quell'oblazione
l'esazione
è affidata al dedicatario.
ISCRIZIONI FUNEBRI
Viandante,
quel che dico è poco... Fermati e leggi.
Questo
è il sepolcro non bello di una bella donna.
Di
nome, i genitori la chiamarono Claudia.
Con
tutto il cuore amò suo marito;
ebbe
due figli: di essi, uno ancora sulla terra
lascia,
l'altro sotto la terra ha disteso.
Altera
nel parlare, graziosa nell'incedere,
custodì
la casa filando la lana. È tutto: ora va’.
MUSICA : IN MARCIA